Mancavano ormai pochi metri alla porta di casa eppure quel “mondo è struttura” non fioriva in alcun discorso semplice e chiaro. Anzi Manuele si ritrovava la testa piena di parole come petali spinti da un forte vento confutatorio.
Decise che valeva la pena, per una così notevole rivelazione, di impegnare ancora cinque minuti e così si sedette sul pianerottolo: trovò posto tra le piante dell'amministratore.
Per raggiungere l'ingresso della loro soffitta bisognava attraversare un piccolo arco sospeso nel vuoto che portava dal pianerottolo stesso alla porta sul muro di fronte. I dieci gradini che lo formavano gli ricordavano Serena che su larghi fogli bianchi gli mostrava come le rette si piegano. Se la vedeva lassù a mezz'aria disegnare il profilo del timido arco. Poi con l'inchiostro nero come un impasto di punti definiva i gradini ad uno ad uno. Semplice no?!
grafosecondo
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